Putroppo in questo caso mi dispiace molto avere avuto ragione. Riporto l'articolo uscito oggi sul IlGiornale.it.
A Opera il termovalorizzatore di Penati
di Gianandrea Zagato - venerdì 11 gennaio 2008,Il nuovo inceneritore sorgerà nell’ambito del Parco Sud. A nemmeno un chilometro in linea d’aria dal carcere di Opera. Ma c’è anche una seconda opzione: l’ampliamento dell’impianto di Silla 2. Gli uffici dell’assessorato all’Ambiente della Provincia sono già al lavoro insieme ai tecnici di Comune e Regione, dopo l’apertura di Filippo Penati al nuovo impianto.
Struttura in un primo tempo prevista nel piano rifiuti di Palazzo Isimbardi e che poi, dietro diktat di Rifondazione e Verdi era stata «sbianchettata» ovvero cancellata. Inceneritore depennato ideologicamente pur sapendo che Milano e Provincia nel 2011 faranno i conti con la necessità di soddisfare un ulteriore fabbisogno di impiantistica termica pari a 507mila tonnellate l’anno.
«Sbianchettatura» che, allora, nel luglio 2007, Penati giustificò perché «è inaccettabile la spinta di lobby industriali che fanno gli interessi di coloro che costruiscono gli impianti e che tentano di tirare per la mano la Provincia». Virgolettato finito, oggi, nel cestino della carta straccia: «L’obiettivo che la Provincia si pone è aumentare la capacità di termovalorizzare i rifiuti» e, quindi, si può «realizzare un nuovo inceneritore con un limite ben preciso di 500mila tonnellate in più».
Cambio di fronte di chi prende atto dell’impossibilità di dar corso al potenziamento di impianti esistenti e che incrina ulteriormente la sua maggioranza. «Il patto sottoscritto da Penati e dai partiti nel 2004 parla chiaro e non dice una parola sulla necessità di realizzare un nuovo termovalorizzatore» (Nello Patta, Prc), «Bisogna evitare che si realizzino inceneritori non per necessità ma per il business di bruciare i rifiuti degli altri» (Andrea Gaiardelli, Verdi). La Cosa Rossa vagheggia dunque battaglia consiliare sulla decisione penatiana. Che, d’altro canto, come già avvenuto nel recente passato (questione sicurezza, Cerba, infrastrutture) sa però di poter contare sull’appoggio del centrodestra.
E, infatti, mentre Forza Italia «presenta una mozione per la revisione del piano “sbianchettato“» e «reclama l’audizione dell’assessore comunale Maurizio Cadeo, dei vertici della A2A e delle altre società impegnate nello smaltimento», An applaude «Penati che saggiamente evita, tra 1 o 2 anni, di riciclare il suo nome da Filippo Penati in Antonio Bassolino». «Sì» garantito al nuovo impianto pure dallo Sdi: «Il termovalorizzatore è una necessità inaudibile. Al bando quindi i veti ideologici della Cosa Rossa»... (continua su http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=233255
Ringraziamo la sinistra e non aspettiamo che il nostro Sindaco ci difenda: dobbiamo pensarci noi. PRONTI ALLA MOBILITAZIONE GENERALE!
o se preferite ad ammalarci...
intanto diffondete questo volantino e firmate questa petizione.
Aggiornamento:
11/01/08 Penati (con i sindaci di Opera, Rozzano e Locate) smentisce la notizia sottoriportata e minaccia querele a "Il Giornale". Di seguito il comunicato diramato dalla Provincia e riportato anche sul sito del Comune di Opera:
COMUNICATO STAMPA DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI MILANO
Penati: “La notizia della localizzazione a Opera del nuovo termovalorizzatore è falsa e priva di ogni fondamento"
Milano (11 gennaio 2008)
“Sulla vicenda rifiuti ho più volte ribadito che la Provincia di Milano è ancora in fase di decidere se potenziare impianti di termovalorizzazione già esistenti o se costruirne uno nuovo per soddisfare il fabbisogno di smaltimento di 507mila tonnellate all’anno, così come previsto nel Piano rifiuti 2008-2011 approvato in Consiglio provinciale lo scorso luglio e ora in attesa di giudizio da parte della Regione Lombardia”. Con queste parole il presidente della Provincia di Milano smentisce duramente la notizia secondo la quale la Provincia ha scelto il Comune di Opera come sito per la realizzazione di un nuovo termovalorizzatore.
“Voglio ulteriormente sottolineare – ha proseguito Filippo Penati – che mai, in nessuna occasione e in nessun documento si è ipotizzata la localizzazione di un termovalorizzatore a Opera, così come in nessun altro posto”.
La Provincia di Milano ha inoltre dato mandato ai propri legali di agire legalmente nei confronti del quotidiano Il Giornale per la pubblicazione dell’articolo apparso oggi dal titolo ‘A Opera il termovalorizzatore di Penati’ nel quale è contenuta la notizia falsa.
COMUNICATO STAMPA DEI SINDACI DI OPERA, ROZZANO E LOCATE DI TRIULZI
Termovalorizzatore nel sud Milano? una "notizia falsa"
Opera (11 gennaio 2008)
“Una minestra riscaldata e ormai ammuffita”. Usano una metafora i sindaci di Rozzano, Massimo D'Avolio, di Opera, Alessandro Ramazzotti e di Locate di Triulzi, Severino Preli replicando alle provocazioni degli ultimi giorni dell'assessore milanese Maurizio Cadeo, il quale insiste nell'affermare che nel sud Milano sorgerà un termovalorizzatore. E che a volerlo sarebbe il presidente della Provincia. Una “notizia falsa” precisa, in una nota stampa, Filippo Penati.
“Una notizia chiaramente strumentale – aggiunge Ramazzotti – e sono dispiaciuto e un po' meravigliato che Forza Italia di Milano e l'assessore Maurizio Cadeo preferiscano la strada del clamore e degli annunci invece di dare un contributo serio al tema del trattamento rifiuti, soprattutto ora che è in corso l'esame, da parte della Regione, del Piano provinciale. Mi risulta che non sia previsto alcun impianto nel Parco sud o, più genericamente, nel sud milanese, come tra l'altro ha chiaramente ribadito nel suo comunicato stampa diffuso oggi lo stesso presidente della Provincia di Milano”.
I primi cittadini di Rozzano, Opera e Locate però, non nascondono la loro perplessità sulla posizione che avrebbe assunto Forza Italia, la quale vorrebbe presentare “una mozione per la revisione del piano” rifiuti 2008-2011, proponendo, evidentemente, la realizzazione di un termovalorizzatore poco distante dal carcere milanese ai confini con Opera.
“Il problema rifiuti è troppo serio – sostiene il sindaco di Rozzano, Massimo D'Avolio – per utilizzarlo come forzatura e occasione di scontro politico”.
“L'impegno dei Comuni della provincia verso la raccolta differenziata – sottolinea il sindaco di Locate di Triulzi, Severino Preli - evidenzia la volontà di affrontare con determinazione il problema, senza inventarsi cose che nel Piano non sono contenute. Perché compito di un amministratore pubblico non è quello di fare dichiarazioni, ma di presentare proposte concrete”.
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