Il lavaggio strade degli anti-democratici per Opera

. sabato 28 luglio 2007
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OBIETTIVO RAGGIUNTO!

AGGIORNAMENTO: "GUARDA CASO", DOPO QUESTO POST, IN DATA 8 AGOSTO SUL SITO DEL COMUNE E' STATA DATA COMUNICAZIONE DI AREE NELLE QUALI FINO AL 31 AGOSTO SARA' POSSIBILE PARCHEGGIARE TRANQUILLAMENTE SENZA PRENDERE MULTE PER IL LAVAGGIO.

PER LA LISTA DELLE VIE CLICCARE QUI.

ERA DIFFICILE PENSARCI PRIMA DELL'OTTO AGOSTO O NON ERA UNA INGENUA DIMENTICANZA?!?
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Avete notato più pulizia su marciapiedi e strade da quando è in vigore il famigerato lavaggio strade meccanizzato? Io no.
L'unica cosa che ho notato sono i disagi per la cittadinanza e le aumentate entrate in multe per il Comune.



Visto che ho il vizio di motivare le mie affermazioni ecco perchè il lavaggio strade andrebbe abolito e bisognerebbe ritornare ai vecchi spazzini o adottare i nuovi mezzi già a disposizione del Comune di Milano che sono in grado di pulire sotto le macchine parcheggiate evitando ai cittadini il disagio di dovere spostare la propria vettura e di prendere multe nel caso non lo si possa fare:





-E' Antidemocratico: chi si può permettere un box non ha problemi mentre chi non può è soggetto a tutti i disagi del caso. Complimenti "Democratici per Opera", se questa non è discriminazione...





- Non pulisce di più, anzi, una volta gli spazzini prestavano più attenzione ai marciapiedi mentre oggi vengono quasi ignorati in quanto i camion muniti di spazzole raggiungono la sede stradale e il resto viene fatto approssimativamente con un rumorosissimo tubo che spara aria compressa.





- E' antiecologico in quanto: consuma carburanti, emette CO2, produce inquinamento acustico sia con le spazzole sia con le fastidiosissime pistole ad aria compressa usate per pulire i marciapiedi.
Inoltre va contro il principio di lasciare la vettura a casa e prendere i mezzi pubblici per andare a lavorare, si pagherebbe sicuramente un biglietto troppo salato...Ecco ri-svelata l'ipocrisia anche degli alleati Verdi dei nostri Amministratori locali: altro che meno autovetture e meno inquinamento.
In un periodo dove chi accende una lampadina sembra uno sprecone ecco i veri sprechi dei quali nessuno parla, perchè sprechi "istituzionalizzati" e pubblicamente (da tutti noi) foraggiati.









A tutto questo si aggiunge la preoccupazione di chi deve partire le ferie e non sa dove lasciare la propria auto. Anche in questo caso si scoraggiano i cittadini che pensano di andare insieme con una vettura o di usare mezzi alternativi. Se ci sia un'esenzione per il mese d'Agosto non lo so: sicuramente sulla Pravda di Opera (giornalino comunale) questo non è stato comunicato. Non stupisce che su questo giornale non si trovi spazio per qualche informazione utile che non sia propaganda bolscevica dell'Amministrazione.


I freddi burocrati operesi forse hanno la soluzione in tasca: la macchina non ce la dovreste avere, è roba da ricchi e, se ce l'avete, andate in contro alla gabella del lavaggio sovietico che non si ferma di fronte alla razionalità delle argomentazioni ed alla vivibilità del paese.
Ecco come l'Amministrazione semplifica la vita dei suoi cittadini, ma dimenticavo, non siete cittadini siete sudditi, e non si discute sul lavaggio antidemocratico, non si discute sui Rom o sull'inceneritore, non si discute e basta: si legge la Pravda e si gioisce senza dubbi sulle nuove promesse dei nostri burocrati sicuramente muniti di box, loro possono avere l'auto: sono la Nomenklatura.

Ecco perchè il termovalorizzatore fa più male di un inceneritore

. sabato 21 luglio 2007
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Aggiungo che so che i "Democratici per Opera" si dicono contrari al progetto ma come cittadino sono esterefatto di fronte alla completa mancanza di ogni riferimento alla questione sull'ultimo numero della "Pravda comunale"...Brutto segno...i signori hanno scelto il "low profile" e le solite sparate tutte propagandistiche.
Mi sembra un fatto più importante di qualsiasi notizia data ma la linea del peridico ormai si conosce bene, critiche e notizie scomode non trovano spazio sul giornalino pagato da tutti gli operesi ma controllato da pochi.
Questi sono scienziati che espongono uno studio finanziato con fondi europei, non sono politici, e i risultati palrano chiaro, scusate la brutalità: se metteranno l'inceneritore tanti operesi (vostri amici, parenti) moriranno a lungo andare di malattie incurabili.
Non è allarmismismo: è la verità, dura, ma la verità.
A chi si vanta della CO2 risparmiata con il futuro bosco all'ingresso di Opera e fa silenzio su questi dati, a queste persone dico solo una cosa: vergogna.

Pronti alla mobilitazione per impedire il termovalorizzatore

. mercoledì 11 luglio 2007
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Perchè dire un chiaro No al termovalorizzatore che dovrà essere, secondo le dichiarazioni di alcuni esponenti della giunta milanese, costruito la confine milanese con il nostro comune nell'area adiacente al carcere.

Ecco alcuni motivi per essere totalmente contrari alla costruzione dell'impianto esulando dalla semplice logica "non a casa mia":
  1. I termovalorizzatori, pur essendo meno inquinanti dei vecchi inceneritori, producono ancora diossina e, secondo alcuni scienziati e Beppe Grillo, i filtri che riducono la grandezza delle particelle per renderle in teoria meno dannose le rendono in pratica deleterie perchè diventando microscopiche si depositano in strati profondi dei polmoni e non vengono smaltite dall'organismo umano e animale e alla lunga sono cancerogene.

  2. L'area è nell'ambito del parco agricolo sud Milano, polmone verde delle città e zona di produzione agricola e di allevamento

  3. Opera ha già pagato il suo scotto sociale nei confronti del capoluogo con la presenza del carcere e non ha mai ricevuto uno straccio di infratruttura viabilistica e di collegamento decente con la città.

A questo punto che la politica di Opera sia unita e decisa nel guidare la mobilitazione (che ci sarà) dei cittadini e far desistere Milano dal suo obiettivo e convincere il capoluogo a trovare una giusta sistemazione. Siamo consapevoli che gli interessi in gioco sono enormi e chi i soli voti (che sono valido motivo di riflessione per i politici) degli operesi sono pochi per vincere la partita: bisogna coinvolgere tutto il sud milano a partecipare alla protesta, comiciando con la zona Ripamonti.

Dunque pronti a scendere in piazza.

Una buona proposta. Allarghiamo il campo d'azione.

. domenica 8 luglio 2007
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Come penso molti di voi sappiano alla fine dello scorso mese, sulla scia dell'usuale tardivo allarmismo italiota dovuto alla tragica morte di scolari in un incidente stradale dopo che l'autista che li accompagnava perse il controllo del mezzo annebbiato dall'effetto di uno spinello, il Ministro della Sanità Livia Turco ha avanzato la proposta, già accettatata dalla totalità degli Assesori alla Sanità, secondo la quale alcune categorie di lavoratori dovranno essere sottoposte a peridioci test antodroga.

"Giro di vite contro l'uso di droga nel mondo del lavoro. Test anti-droga obbligatori per i conducenti di autobus, taxi, treni e veicoli a noleggio. Ma anche per gli addetti alla fabbricazione e all'uso di fuochi d'artificio, per i lavoratori che utilizzano gas tossici, i controllori di volo. Sono tante le categorie che dovranno essere sottoposte al test per accertare l'eventuale consumo di sostanze stupefacenti, previsto dalla bozza di intesa messa a punto dal ministro della Salute Livia Turco, che ha già incassato il parere favorevole degli assessori regionali alla Sanità."
Ottimo, mi sembra una proposta totalmente sensata: ognuno può essere libero di farsi del male (anche se non lo penso) ma quando questo mette a repentaglio la vita e la sicurezza altrui bisogna mettere in atto tutti i modi per prevenire ed evitare che ciò sia possibile.
Mi chiedo perchè non estendere la prassi a tutti i lavoratori pubblici che svolgono compiti socialmente rilevanti: educatori, operatori sociali, insegnanti. Forse la psiche e la formazione dei nostri figli è meno importante che la loro sicurezza fisica? Ritengo di no.
Perchè non farlo anche agli amministratori comunali? Ritengo che quasi ogni cittadino si sentirebbe rassicurato sapendo che la cosa publica è amministrata con lucidità.
Chiedo quindi al Comune di Opera di eseguire il test sulle categorie suddette per dimostrare la totale trasparenza dei suoi dipendenti e seguendo una linea indicata da un Ministro per giunta della stessa parte politica dell'attuale Amministrazione.
Speriamo non ci sia anche per questo una scusa per non agire che farebbe tanto pensare a una "coda di paglia".

La vendetta dei Rom?

. sabato 7 luglio 2007
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A proposito della valanga di furti che asta avvenendo nel nostro paese ricevo ulteriori informazioni che, oltre che confermare che il fenomeno è diffuso e incostrastato, aggiungono ulteriori spunti di riflessione.

A chi nei giorni scorsi avanzava l'ipotesi che si tratta di una vendetta dei rom rispondevo sorridendo che si trattava di un ipotesi improbabile e paranoica. Oggi ho cambiato idea: vi sono diversi casi nei quali i malviventi che imperversano su Opera ogni notte non hanno rubato niente ma, non potendo farlo, hanno attuato quelli che si possono definire veri e propri dispetti: oggetti su balconi spostati da un piano all'altro, semplici danneggimenti, "scherzi" di varia natura che, insieme alla frequenza con la quale avvengono assieme ai furti, fanno pensare a una volontà punitiva nei confronti del nostro paese e ai tipici metodi da "zingarelli".

Perchè no? Non è da escludere, del resto Opera è stato il primo paese che ha "osato" fermamente respingere "i lavoratori della notte"...gli intoccabili parassiti sociali trasgressori tollerati di ogni minima regola di legalità e igiene.
Certo , fino a quando i deliquenti saranno protetti o nel migliore dei casi ignorati da una certa politica sarà difficile contarstarli degnamente, nel frattempo, non ci resta che dotarsi di tutti i lucchetti e le precauzioni possibili, il telefono non serve tanto chi preposto difficilmente risponderebbe per aiutarvi...

ps. dimenticavo, se li trovate in casa vi consiglio di offrirgli un thé o un caffè: se solo osate difendervi in galera ci andate voi...grazie cari governanti...!