Non vorrei essere troppo insistente ma per un paese relativamente piccolo come il nostro la costruzione di un inceneritore sarebbe un totale sconvolgimento della vita. E per questo torno sull'argomento oltre che per riportare le ultime dichiarazioni in merito di politici (non sul fronte locale dove "tutto tace", silenzio preoccupante... ) anche alcuni spunti di riflessione.
Come si sa la Regione Lombardia insieme al Comune di Milano sono i due grandi promotori del nuovo progetto ma, guardate la coerenza, proprio sul sito della Regione ecco come viene descritto il territorio che dovrebbe ospitare il nuovo tumorificio e nel quale viviamo:
Il parco Agricolo Sud Milano occupa una superficie di circa 46.300 ettari ad uso agricolo: i territori agricoli si estendono "a macchia di leopardo" all"interno dei confini del parco alternandosi a circa 19.000 ettari di territorio urbanizzato.
L"allevamento di bovini e suini è l"attività principale (in termini di reddito prodotto) con 305 allevamenti ed un"area utilizzata pari al 30% dei territori agricoli del parco.
La coltura più diffusa nell"area è quella dei cereali (43% del territorio agricolo coltivato) a cui seguono il riso (22%) ed il prato (16%). Sono presenti con percentuali minori il girasole, la soia, le orticole, le marcite, le floricole, i vivai, i pioppeti e le aree boscate.
L"area del parco si caratterizza come una delle zone di agricoltura più intensiva del territorio nazionale. (...)
L"allevamento di bovini e suini è l"attività principale (in termini di reddito prodotto) con 305 allevamenti ed un"area utilizzata pari al 30% dei territori agricoli del parco.
La coltura più diffusa nell"area è quella dei cereali (43% del territorio agricolo coltivato) a cui seguono il riso (22%) ed il prato (16%). Sono presenti con percentuali minori il girasole, la soia, le orticole, le marcite, le floricole, i vivai, i pioppeti e le aree boscate.
L"area del parco si caratterizza come una delle zone di agricoltura più intensiva del territorio nazionale. (...)
Cosa ve ne pare? a me di certo uno degli ultimi posti al mondo dove costruire un inceneritore. Mi sembra abbastanza oggettivo e infatti, sullo stesso sito, ecco un testo che cita alcune regole delle zone nelle quali è diviso il parco. Sono tre e ognuna ha vincoli più stretti della precedente. Noi siamo nella prima della quale si legge:
(...) Le "Zone" del parco
Ogni area protetta è divisa in "zone di attività", ovvero zone diverse con diverse caratteristiche di paesaggio, di attività lavorative, di presenza dell"uomo, di presenza di fauna e flora selvatiche tutelate e gestite con criteri differenti. Attraverso il Piano Territoriale di Coordinamento (P.T.C.) il Parco Agricolo Sud Milano ha individuato diverse "tipologie" di territorio, o zone:
1. territori agricoli di cintura metropolitana e verde di cintura urbana
Sono aree a vocazione agricola più vicine alla città: l"attività agricola è preservata attraverso una gestione del territorio che eviti l"insediarsi di nuove infrastrutture ed edificazioni che portino ad una frammentazione delle aree agricole e ad un"alterazione del patrimonio edilizio rurale (fatte salve le trasformazioni a fini agrituristici).
Bè, scusate, ma se un Inceneritore non altera un territorio del quale i prodotti finiscono sulle tavole di centinaia di migliaia di persone, allora cosa ci vorrebbe per alterarlo? un missile caduto dallo spazio?! due grattacieli di 11 piani (ah dimenticavo, quelli li stanno facendo...)?! Per non parlare dell'aspetto paesaggistico e delle prime vittime: gli abitanti dei comuni vicini, ovvero, noi.
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