La parola al Sindaco Fusco

. sabato 1 novembre 2008
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Ricevo e pubblico il seguente comunicato stampa inviatomi dall'ufficio del Sindaco:

Opera, 1 novembre 2008

Nel giorno dei Santi mi domando seriamente a quale io debba votarmi per
vincere la persecuzione della Magistratura.

Sono stato prosciolto per non avere commesso il fatto, nel giorno di San
Valentino dello scorso febbraio, da un Gup di Milano che ha scrupolosamente
esaminato la montagna di prove che il PM Barbaini aveva cercato di montare a mio
carico. Successivamente la mia gente ha dimostrato di amare il suo attuale primo
cittadino ribaltando qualsiasi previsione elettorale ed assicurandomi lo scranno
del Borgomastro. Quanto ancora devo aspettare per poter dimostrare la mia
estraneità a qualsiasi accusa mossa nei miei confronti?

Forse devo aspettare l’arrivo dei Santi Innocenti, il 28 dicembre nel
giorno del mio trentanovesimo compleanno, quando si ricordano i bambini che a
Betlemme di Giuda furono uccisi dall’empio re Erode, perché insieme ad essi
morisse il bambino Gesù che i Magi avevano adorato?

La sentenza del Gup milanese non era stata rovesciata dalla Corte
d’Appello, che rigettò il ricorso del PM, ma che dovette inoltrarlo su richiesta
dello stesso alla Corte di Cassazione.
La Corte romana invece, nonostante
l’avvocato di Fusco l’Onorevole Matteo Brigandì avesse persuaso la Procura di
Cassazione a chiedere la conferma dell’assoluzione, si è espressa nel giorno del
Capodanno Celtico con il rinvio ad un Giudice di Milano per riesaminare l’intero
caso e decidere se mandare a giudizio, e quindi processare, il Sindaco di Opera
per un reato che sarebbe già troppo considerarlo d’opinione.

Il Sindaco Ettore Fusco apprende serenamente questa decisione che, visto il
clima che si respira nelle aule dove si amministra la giustizia, non lo stupisce
più di quanto fu meravigliato dal proscioglimento che arrivò nonostante la
pressione mediatica sul Giudice milanese Marco Maria Alma.

Il fatto che la Procura della Cassazione, rappresentata da Mauro
Iacoviello, avesse comunque dato ragione all’allora Consigliere Comunale della
Lega Nord e che la stessa Corte abbia invece scelto l’incredibile strada
dell’accoglimento del ricorso del PM è degno di nota poiché si presentano adesso
scenari inquietanti:

Il caso di Fusco torna ad essere esaminato preliminarmente a Milano ed un
altro Giudice potrà decidere nuovamente di non rinviarlo a giudizio. Cosa
succederà a quel punto? Il PM potrà ricorrere un'altra volta per rimettere in
circolo la macchina della magistratura fino a trovare un altro giudice
finalmente disposto a perseguitare un cittadino già assolto da un magistrato e
dal voto popolare che lo ha fatto salire sulla poltrona del primo cittadino nel
suo paese? E quando finalmente Fusco sarà rinviato a giudizio, e quindi
sottoposto alla gogna di un processo, per quale ragione il Cittadino di Opera
non potrà ricorrere a quella sentenza? Quale giustizia amministrata nel nome del
Popolo, e che si possa definire uguale per tutti, ha la sfacciataggine di
considerarsi realmente equa a questo punto?

Ai posteri l’ardua sentenza ed al Ministro della Giustizia l’onere di
provvedere affinché tali vessazioni non abbiano a ripetersi in
futuro.

Ettore Fusco – Sindaco di Opera

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