Dieci centimetri di neve e il paese ti va in tilt
Etichette: viabilitàDal titolo si può evincere perfettamente quanto successo stamattina ad Opera a causa di una più che annunciata nevicata.
Dalle 7.30 fino a quasi le 10 mattina centinaia di vetture sono rimaste bloccate in viale Berlinguer e nelle vie adiacenti. Sebbene l'Amministrazione non sia certamente in grado di cambiare le condizioni metereologiche a mio parere ci si poteva senza dubbio organizzare meglio.
Questa poteva essere un'occasione per dimostrare l'effettiva utilità del nutrito numero di agenti in organico alla Polizia Locale operese.
Non penso che occora essere un esperto di viabilità per accorgersi che essendoci a Opera tre semafori sulla via principale e un unico cavalcavia per accedere alla statale in direzione Milano era il caso di impiegare almeno un agente per semaforo per regolare e far fluire il traffico che sembrava essere impazzito.
In oltre un ora di calvario, nel centro del paese e sull'unica strada percorsa dai pendolari verso Milano, avvistati solo due vigili a piedi che si dirigevano separatamente verso destinazioni ignote apparentemente non occupandosi dell'ingorgo.
Occasione decisamente fallita.
Una volta usciti dall'abitato e immessi sulla statale il traffico non era certamente fluido ma almeno scorreva. Arrivati a Milano città sembrava poi di essere su un altro pianeta: poco traffico e strade praticamente sgombere dalla neve.
Questa mattinata di black out operese è stata frutto della disorganizzazione sopra citata ma anche e soprattutto della totale mancanza di collegamenti alternativi all'auto a Milano.
Se già è sempre penalizzante abitare in uno dei pochi (forse il solo) paesi della prima cintura milanese senza tram, treno, metropolitana o una dannata corsia preferenziale per gli autobus, quando le condizioni meteo diventano avverse il deficit infrastrutturale diventa ancor più insostenibile.
E più passa il tempo e più la situazione si fa drammatica e le promesse della politica ripetute da decenni (allargamento Ripamonti, tram 24, ecc.) palesemente disattese.
Inquinamento, stress, ritardi al lavoro, spese alte per sostenere l'obbligato trasporto privato e troppo tempo sprecato in auto: quanto durerà ancora la pazienza dei vessati cittadini operesi?